Così come ogni anno, l’Unione delle Terre d’Argine riassume con una nota stampa i dati più importanti relativi ai servizi scolastici ed educativi offerti sul territorio, dati che si possono trovare (assieme a molti altri) anche sul sito dell'ente. In particolare, i dati relativi ad iscritti e frequentanti sono relativi a dicembre 2022.

 

Nidi d’infanzia e servizi educativi
Sul territorio dell’Unione delle Terre d’Argine nell’anno scolastico 2022-2023 sono funzionanti:
- 11 nidi d’infanzia comunali;
- 4 nidi d’infanzia privati convenzionati con l’Unione.

 

Il totale di bambini frequentanti i nidi d’infanzia e servizi alla prima infanzia è di 874 (ben +52 rispetto all’anno scorso, mentre si evidenzia un incremento di posti +110 negli ultimi due anni, anche a fronte di una significativa ripresa delle nascite, +71 bambini, nel 2022 rispetto al 2021).
In particolare e rispetto ai 4 comuni del territorio:
- 63 frequentanti a Campogalliano, pari al 48,8 (-0,4% rispetto all’anno scorso) dei bambini residenti in età;
- 632 frequentanti a Carpi, pari al 44,7 (+1,9% rispetto all’anno scorso) dei bambini residenti in età;
- 57 frequentanti a Novi di Modena, pari al 34,6% (-1,5% rispetto all’anno scorso) dei bambini residenti in età;
- 122 frequentanti a Soliera, pari al 47,1 (-2,5% rispetto all’anno scorso) dei bambini residenti in età.

 

I bambini con cittadinanza non italiana sono 71 (8,1% degli iscritti).
I bambini con disabilità certificata sono 13 (1,5% degli iscritti).

 

Il 44,4% dei bambini residenti in età 0-3 anni nel territorio dell’Unione delle Terre d’Argine frequenta il nido d’infanzia (in diminuzione di -3,8% rispetto all’anno scorso, dopo la significativa crescita di +9,1% del 2021 sul 2020).
Secondo quanto espressamente stabilito dal Piano nazionale italiano di ripresa e resilienza (PNRR) nell’estate 2021 e di tutte le connesse politiche nazionali e regionali, l’obiettivo è portare l’Italia al di sopra della soglia del 33% del tasso di educazione (rapporto tra bambini frequentanti i servizi alla prima infanzia / bambini residenti in età) stabilita nel consiglio europeo di Barcellona quasi venti anni fa (2002), poi confermato dalla Commissione europea in relazione alla strategia Europa 2020 per quanto riguarda il programma Istruzione e formazione 2020 (ET 2020).
Tale obiettivo per il nostro territorio, ormai consolidato dopo gli effetti pandemici e della crisi economica è quindi stato raggiunto e ampiamente superato.

 

Se consideriamo il tasso di risposta alle domande di iscrizione ai nidi di infanzia pervenute nell’anno scolastico 2022-2023, sul territorio dell’Unione le risposte evase rispetto alle richieste di iscrizione sono in complesso il 78,6% a dicembre 2022 (-6,3% in riferimento allo scorso anno).

In specifico, questi sono i dati relativi ai 4 comuni dell’Unione per l’anno scolastico 2021-2022:
- a Campogalliano le risposte positive a fronte delle domande di iscrizione sono pari al 78,6%;
- a Carpi le risposte positive a fronte delle domande di iscrizione sono pari al 77,6%;
- a Novi di Modena le risposte positive a fronte delle domande di iscrizione sono pari al 98,0%;
- a Soliera le risposte positive a fronte delle domande di iscrizione sono pari al 73,6%.

 

Nel corso dell’anno, a fronte di rinunce e nuove iscrizioni, le liste d’attesa vengono aggiornate (in ottobre ed in gennaio di ciascun anno) e si dà luogo a nuovi ingressi (fino al mese di marzo di ciascun anno), anche grazie alle politiche regionali di sostegno allo scorrimento delle liste di attesa. Grazie a questi interventi, il tasso di risposta alle domande d’iscrizione al nido d’infanzia per l’Unione delle Terre d’Argine arriverà ad avvicinarsi al 100% delle richieste, assicurando contestualmente l’ingresso progressivo di nuovi bambini.

 

Nel territorio dell’Unione sono autorizzati tre Piccoli Gruppi Educativi, tre sezioni ‘primavera’ e due servizi sperimentali presso le scuole d’infanzia comunali Arcobaleno e Peter Pan.
Come previsto, nel corso del presente anno scolastico sono stari riattivati i Centri bambini e Famiglie “Scubidù” di Carpi, “In Erba” di Soliera, “Aquilone” di Novi e “Girotondo” di Rovereto. I frequentanti di questo servizio sono mediamente circa 85 a settimana.

 

Scuole dell’infanzia
Nel territorio dell’Unione delle Terre d’Argine nell’anno scolastico 2022-23 sono funzionanti:
- 9 Scuole d’infanzia comunali, per complessive 29 sezioni (come il precedente anno);
- 15 Scuole d’infanzia statali, per complessive 53 sezioni (-1 rispetto all’anno scorso);
- 10 Scuole d’infanzia paritarie autonome, per complessive 28 sezioni (-1 rispetto all’anno scorso).

 

Il totale dei bambini frequentanti nelle 100 sezioni funzionanti è di 2.241 (-50 bambini, in contenuto decremento rispetto allo scorso anno scolastico).
I bambini iscritti con cittadinanza non italiana sono 478 (il 21,33% del totale, in netta diminuzione rispetto all’anno scorso).
I bambini con disabilità certificata sono 54 (5 in meno rispetto all’anno precedente).

 

Oltre il 97% dei bambini residenti nel territorio dell’Unione si iscrive alla scuola d’infanzia.
Il documento sottoscritto dai paesi europei nel Consiglio Europeo di Barcellona del 2002, prevedeva in relazione alle scuole d’infanzia, di raggiungere entro l’anno 2010 l’obiettivo della soddisfazione del 90% della domanda potenziale. In seguito, la Commissione europea con la strategia Europa 2020 ed il programma Istruzione e formazione 2020 (ET 2020) ha portato il parametro di soddisfazione della domanda di scuola di infanzia, da raggiungere entro il 2020, al 95%.
La nuova strategia europea (Agenda 2030) prevede, per i bambini di età superiore ai 4 anni, un nuovo obiettivo da conseguire per il 2030: il 98% dei residenti in età.

 

Il risultato ottenuto dall’Unione Terre d’argine in relazione anche a questo obiettivo risulta quindi linea con i prefissati indirizzi UE.

 

Se consideriamo il tasso di risposta alle domande di iscrizione alle Scuole dell’infanzia pervenute nell’anno scolastico 2022-2023, sul territorio dell’Unione le risposte evase rispetto alle richieste di iscrizione sono in complesso il 100%. La stessa percentuale è presente su tutti e 4 i comuni dell’Unione.

 

Scuole primarie

Nel territorio dell’Unione delle Terre d’Argine nell’anno scolastico 2022-2023 sono funzionanti 22 Scuole primarie di cui 2 paritarie.
In particolare e rispetto ai 4 comuni del territorio:
- a Campogalliano: 1 Scuola primaria (19 classi con una media di 19,37 alunni per classe);
- a Carpi: 16 scuole primarie, di cui 2 paritarie (152 classi con una media di 20,34 alunni per classe);
- a Novi di Modena: 2 Scuole primarie (17 classi con una media di 19,94 alunni per classe);
- a Soliera: 3 Scuole primarie (33 classi con una media di 19,42 alunni per classe).

 

La media complessiva degli alunni per classe nelle scuole primarie dell'Unione è di 20,09 alunni (+0,03 rispetto allo scorso anno).
Il totale degli alunni frequentanti è di 4.451 (-57 ragazzi, in diminuzione, rispetto allo scorso anno scolastico) distribuiti in 221 classi (-3 rispetto a un anno fa).

 

Gli alunni con cittadinanza non italiana sono 1.070 (pari al 24,04% del totale, costanti rispetto al dato dell’anno precedente).
Gli alunni con disabilità certificata sono 234 (5,26% del totale, in aumento rispetto all’anno precedente).

 

Scuola secondaria di primo grado
Nel territorio dell’Unione delle Terre d’Argine nell’anno scolastico 2022-2023 sono funzionanti 8 Scuole secondarie di 1° grado, di cui 1 paritaria.
In particolare e rispetto ai 4 comuni del territorio:
- a Campogalliano: 1 Scuola secondaria di 1°grado;
- a Carpi: 5 Scuole secondarie di 1° grado, di cui 1 paritaria;
- a Novi di Modena: 1 Scuola secondaria di 1° grado funzionante su due sedi: Novi e Rovereto;
- a Soliera: 1 Scuola secondaria di 1° grado.

 

Il totale degli alunni frequentanti è di 3.114 (-92 ragazzi, in significativa diminuzione, raffrontando il dato con quello dell’ultimo anno scolastico) in 136 classi (-2 rispetto allo scorso anno), di cui con cittadinanza non italiana 714 (pari al 22,93% del totale degli alunni, in lieve aumento rispetto all’anno scolastico scorso).

 

Gli alunni con disabilità iscritti sono complessivamente 134, il 4,30% del totale (con un piccolo incremento rispetto all’anno scorso).

 

Le scuole secondarie di secondo grado presenti (unicamente a Carpi) sono:
- Liceo Scientifico Statale "Manfredo Fanti";
- Istituto d'Istruzione superiore "Antonio Meucci";
- Istituto Professionale Statale per l'industria e l'artigianato "Giancarlo Vallauri";
- Istituto Tecnico Industriale Statale "Leonardo da Vinci".

 

Nell’anno scolastico in corso (2022-23), a fronte di 212 (+6) classi presenti, il totale degli studenti è di 4.797 (in continuo significativo aumento, +64 ragazzi, nel confronto con il 2021-2022).

 

Gli studenti con cittadinanza non italiana sono 827 (pari al 17,2% degli alunni, costanti rispetto all’anno scorso).
Gli alunni disabili sono 129 (pari al 2,7% del totale, in lieve diminuzione rispetto al precedente anno scolastico).

Significativa anche la ripresa degli iscritti al CPIA, Centro Istruzione Adulti di Carpi.

Queste le dichiarazioni dell’assessore alle Politiche Educative e Scolastiche dell’Unione Terre d’Argine, Paola Guerzoni:
“Al di là delle analisi più puntuali che la pubblicazione annuale consente, possiamo evidenziare alcune direttrici interpretative dei dati appena pubblicati:

  • Siamo nel primo anno di “ritorno alla normalità” e, finalmente, forse, di “uscita” dall’emergenza sanitaria da Covid’19 che, anche per le numerose e progressive disposizioni in materia, ha fortemente influenzato negli anni scorsi l’offerta educativa e scolastica, i servizi connessi, e la scelta delle famiglie;
  • Rispetto allo scorso anno e più in generale anche a quelli precedenti, il dato più importante da evidenziare è la significativa ripresa delle nascite (+71 bambini!) e il forte aumento di posti disponibili nei servizi di nido e nei servizi educativi alla prima infanzia (+52 quest’anno, oltre +100 in due anni), grazie anche alle politiche nazionali e regionali di riduzione delle rette a carico delle famiglie e di scorrimento delle liste di attesa (su cui rimane comunque ancora da fare per dare una risposta piena ai richiedenti ed “annullare” completamente le liste di attesa presenti in un territorio attrattivo come il nostro);
  • Si conferma il consolidamento del già alto tasso di scolarizzazione dell’intero sistema territoriale integrato di educazione ed istruzione (bambini da 0 a 6 anni). Numerosi sono i dati positivi che confermano questo: quasi un bambino su due frequenta oggi i servizi educativi pubblici e privati per bambini fino a 3 anni (si conferma la frequenza di oltre il 44% bambini dei residenti dell’Unione, parametro significativo anche rispetto all’intero quadro nazionale), nonché la sostanziale universalizzazione dei frequentanti le scuole di infanzia (pari al 100% dei bambini da 3 a 6 anni richiedenti e vicino al 98% di quelli residenti). Le scuole d’infanzia quindi reggono, nonostante il recente calo demografico, che, come anticipato si è stato per fortuna interrotto dal 2022. Da sottolineare il pieno e anticipato raggiungimento di tutti gli obiettivi “educativi” europei, dettagliati anche nel PNRR nazionale;
  • Un dato significativo per tutti gli ordini e gradi di scuola è il limitato numero medio di alunni per classe rispetto ai massimi di legge, soprattutto per le primarie (appena sopra i 20 alunni per classe), ma complessivamente anche per le secondarie di primo e secondo grado (di poco sopra i 23). La scuola dell’Unione si conferma poi inclusiva ed accogliente per tutti i bambini e ragazzi differentemente abili. Grazie alla continua collaborazione tra Istituzioni scolastiche ed Ente Locale, è stato infatti possibile predisporre un’offerta compatibile con le vigenti disposizioni anche per la scuola dell’obbligo. Non lineare risulta il numero e la percentuale di alunni frequentanti con cittadinanza non italiana: diminuisce alla scuola d’infanzia, cresce nelle scuole secondarie di primo grado, rimane di fatto costante alle primarie e alle superiori;
  • La scuola primaria e, da quest’anno soprattutto la scuola secondaria di primo grado si devono confrontare con il calo demografico, mentre alle superiori le dirigenze devono nuovamente gestire un aumento anche notevole di iscritti e di una continua e progressiva crescita (ormai quasi decennale), che conferma l’attrattività delle nostre scuole secondarie di secondo grado anche fuori dal territorio provinciale, come dalla provincia reggiana e mantovana;
  • Una delle sfide più grandi che il Patto per la Scuola, cioè l’intero sistema di istruzione del territorio, deve affrontare per questi livelli di scuola è la ricerca e l'applicazione di una didattica sempre più innovativa ma anche inclusiva, mantenendo un’offerta scolastica primaria e secondaria equilibrata territorialmente, in grado di rispondere con efficacia ai flussi demografici ma ora anche agli effetti “lunghi” dell’emergenza sanitaria; di contrastare i rischi di isolamento, demotivazione, dispersione scolastica e “ritiro sociale” che hanno interessato diversi alunni ed alunne soprattutto delle scuole secondarie, attraverso una proposta di qualità e interessante, ma anche motivante e rispettosa delle esigenze, delle richieste, e delle ‘passioni’ degli alunne/i, che devono essere sempre più centrali e protagonisti nelle loro scuole”. E’  importante, a tale proposito, citare il progetto integrato e laboratoriale contro la dispersione scolastica tra tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado del territorio “Una rete per le scuole”, realizzato grazie a risorse dell’Unione e del PNRR, e il grande investimento di risorse pubbliche sulla qualificazione educativa e scolastica sostenuto in modo molto significativo anche dalla Fondazione CR di Carpi che annualmente destina risorse notevoli alle scuole di ogni ordine e grado del territorio;
  • Da non trascurare la significativa ripresa di tutti i corsi di alfabetizzazione degli studenti e degli adulti organizzati dal CPIA – sede di Carpi;
  • Ci auspichiamo infine che il nuovo governo continui, come il precedente, con la politica della conferma dell’organico degli insegnanti e del personale scolastico, che ha consentito – tra l’altro – negli ultimi anni la riduzione della media di alunni per classe.

 

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