Descrizione
La tabella 1 – Indici di edificabilità territoriale ha l’obiettivo di determinare a partire dal tipo di intervento (nuova costruzione su lotto libero o rigenerazione/riqualificazione), dalle destinazioni prevalenti e dalle soglie dimensionali, la metodologia del calcolo dell’edificabilità (Distanze/ivl/Hmax/RIE oppure indici perequativi) e quindi se l’intervento possa essere considerato diretto (Scia o PdC) oppure complesso (PdC convenzionati o AO), le dotazioni territoriali minime da applicare e se risulta assoggettato o meno alla Valutazione del Beneficio Pubblico.
Essa non ha lo scopo di sintetizzare tutte le casistiche previste nelle Norme del PUG per la determinazione dell’edificabilità territoriale; resta inteso che i riferimenti generali per un corretto inquadramento dell’intervento siano le Norme nel loro complesso nelle Parti I, II, III, IV e V dove trovano definizione le regole, ad esempio, per gli interventi diretti relativi alla Ristrutturazione Edilizia, alla manutenzione straordinaria oppure all’ampliamento che non sono esplicitamente trattati in tabella 1.
Si specifica che gli interventi di cui sopra sono assoggettati alle soglie dimensionali della tabella 1 solo nei casi in cui vi sia da determinare un indice di edificabilità territoriale: ad esempio il caso di una manutenzione straordinaria per efficientamento energetico di un fabbricato residenziale insistente su un lotto di dimensioni >3000 mq non troverà inquadramento nella tabella 1 e non sarà assoggettato, certamente, a PdC convenzionato.
Tabella 1 deve inoltre essere utilizzata anche nel caso di ampliamento di un fabbricato esistente in quanto l’ampliamento fuori sagoma fa parte della nuova costruzione (fatti salvi gli interventi cd “pertinenziali” di cui al punto g.6 dell’Allegato della LR 15/2013 declinati nell’art. 89 del Regolamento Edilizio ed il caso in cui l’ampliamento sia conseguente ad una Ristrutturazione Edilizia ed entro il 20% del volume esistente – art. 3.3.1, comma 1 ultimo periodo Norme del PUG). A tal fine, analogamente alla verifica del RIE (RIE2>RIE1), si introduce la possibilità di rifarsi al concetto di “Lotto virtuale” per la determinazione della Ster.
Per “lotto virtuale” (Lv) si intende la porzione di terreno individuata dal progetto in area di proprietà del richiedente calcolata proporzionalmente in relazione alla Superficie Totale dell’edificio esistente (Ee) e al lotto esistente (Le). Se la Superficie Totale in ampliamento di progetto viene denominata Ap, il lotto virtuale si calcola applicando la seguente proporzione Ap: Lv=Ee:Le
Risulta utile sottolineare, infine, che, nel caso di interventi edilizi diretti, determinati anche per esclusione dagli interventi complessi, il riferimento in particolare per la definizione delle regole di trasformabilità sono gli artt. da 3.3 a 3.10 nel loro complesso che determinano le limitazioni e le regole in relazione alle dimensioni del lotto, alle distanze, alla permeabilità e misure ecologico/compensative (RIE), al tessuto e alle funzioni, nonché alla possibilità di reperire dotazioni di cui alla tabella 7.